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Storia del Convitto "Regina Margherita"

Storia

IERI

“La Regina… arrivò alla stazione di Anagni. Ad attenderla c’era il sindaco Giminiani e tutta la città con la banda di Gavignano che suonò l’inno d’Italia; poi il landò reale con al seguito tutte le altre vetture si mosse verso la città. Giunto il corteo al Convitto, trovarono la scalinata adorna di fiori; tutti i presenti poi avevano all’occhiello una margherita. La Regina, abbracciata la direttrice che voleva baciarle la mano, entrò nella sala del ricevimento, e qui le furono presentate tutte le maestre… Il sindaco le offrì il dono delle fotografie e della pergamena. Fu eseguito un coro e un saggio ginnico, poi la Regina visitò l’istituto”

(dalla cronaca di Giampiero Raspa).


Era il 22 maggio 1890. Si inaugurava il Convitto Nazionale di Anagni, istituito con R.D. 31 ottobre 1888 n. 3141 ed intitolato alla consorte regnante per l’impegno che aveva profuso nel realizzare varie iniziative di beneficenza grazie alle quali si ottenne il denaro utile per la costruzione dell’edificio nella sede dell'ex Convento Domenicano di San Giacomo, risalente al XII secolo (e nel quale era stato plausibilmente ospitato anche San Tommaso d’Aquino durante il suo soggiorno di due anni ad Anagni).

I “Convitti Nazionali” nascono giuridicamente con l’Unità nazionale e trovano la loro definizione nella legge Casati n. 3.725 del 13 novembre 1859 che assegnava loro una duplice funzione: preparare i giovani alla gestione del potere ed esercitare un’assistenza diretta ai bisognosi e meritevoli. Nel corso degli anni i Convitti Nazionali, come quello di Anagni, hanno sempre svolto la funzione di consentire la regolare frequenza dei Licei e delle altre Scuole agli alunni dei piccoli centri periferici, permettendo così anche l'accesso alle Università. In seguito al cambiamento della situazione sociale, i Convitti hanno visto la loro funzione modificarsi, grazie ad una più agevole mobilità e al progressivo decentramento scolastico, continuando però ad occupare, nella storia culturale d'Italia, una posizione di prestigio, per l'istruzione impartita e per gli aspetti educativi ad essa correlati. Un prestigio che, ancora oggi, pur se in un diverso contesto sociale, continuano ad avere nell’opinione pubblica e nell’utenza. Lo stesso Convitto "Regina Margherita" di Anagni merita a buon diritto un posto di privilegio sia per quanto riguarda l'azione didattico-educativa che per i servizi offerti, in un'ottica costante di conciliazione tra tradizione e modernità.

OGGI

Il Convitto accoglie al suo interno due importanti istituti quali il museo dell’Istituto Italiano di Paleontologia Umana e la biblioteca dell’Istituto di Storia ed Arte del Lazio Meridionale (ISALM).
Oggi l'istituzione scolastica si articola in Convitto femminile, Semiconvitto, scuole annesse: Scuola Primaria, Scuola Secondaria di I grado, Scuola Secondaria di II grado (Liceo linguistico e Liceo delle scienze umane, ospitati in un plesso limitrofo). La scuola secondaria di secondo grado è erede della Regia Scuola Normale Superiore istituita nel 1897 e che prese il nome di Istituto Magistrale nel 1923. La scuola primaria è stata annessa al Convitto nel 1980, mentre la scuola secondaria di primo grado è stata annessa Un viale nell’anno 2010. nel parco Gli alunni convittori e semiconvittori sono costantemente assistiti dal personale educativo con interventi educativi, formativi e di consulenza alle attività didattiche. 

Dal punto di vista culturale ed educativo, il Convitto "Regina Margherita" risponde alla normativa vigente in modo esauriente e attento alle varie esigenze scolastiche ed educative, attuando un Progetto Formativo Integrato basato su un processo educativo unitario che vede docenti ed educatori integrare le loro attività per conseguire obiettivi educativi comuni, nel rispetto della collaborazione professionale e della progettazione condivisa. Una programmazione delle attività didattiche ed educative che scaturisce quindi dalla collegialità dei docenti e del personale educativo e tale da assicurare, alle convittrici ed ai semiconvittori, non solo una continuità scolastica verticale negli anni (dal primo giorno di scuola all’Esame di Stato) ma anche una continuità orizzontale tra attività scolastica del mattino e studio pomeridiano. L'ambiente convittuale si presenta capace di offrire, quindi, tutte quelle opportunità formative che vanno al di là del mero profitto scolastico, arrivando a rappresentare un modello comunicativo, interattivo e socializzante, in quanto l'organizzazione modulare in esso praticata, con attività che coinvolgono insieme docenti ed educatori, soddisfa sia i bisogni scolastici sia le esigenze formative della personalità degli alunni. Organo di controllo delle attività è il Consiglio di Amministrazione che è l'organismo di indirizzo delle prospettive di sviluppo dell'Istituzione educativa. E' composto dal Rettore, da rappresentanti del MIUR, del Comune, della Provincia e dal rappresentante dell’Agenzia delle Entrate, ciascuno dei quali è portatore di diverse istanze che riguardano il territorio, la scuola, aspetti regionali e governativi. 

Attualmente il Convitto è diretto dal Rettore/Dirigente Scolastico Prof. Fabio Magliocchetti.

Allegati

Storia del Convitto ( Educatore Antonello Bianchi).pdf

Il Convitto Regina Margherita - Storia.pdf

Ruggero Bonghi (da Enciclopedia Treccani).pdf

COLLEGIO REGINA MARGHERITA _ATTI E DOCUMENTI

Regolamento interno del 1928.pdf

Sentenze di Ruggero Bonghi scritte per le sue figliuole di Anagni.pdf

Il pensiero pedagogico e l'opera educativa di R. Bonghi di Anna Boutet

MARIA ANTONIA FERRANTE - RUGGERO BONGHI E IL COLLEGIO REGINA MARGHERITA DI ANAGNI.pdf